Genitori separati: Figli a carico istruzioni per l’uso

Penso possa essere utile un breve schema sulle regole fiscali applicabili ai genitori separati, divorziati o separati non coniugati per quanto riguarda i figli a carico. Quanto scritto è puramente indicativo ed il consiglio di un commercialista è sempre necessario.

Innanzitutto i figli sono a carico di quale dei due genitori?
1) se esiste un provvedimento giudiziale (omologa per separazione consensuale, sentenza per separazione giudiziale o divorzio, autorizzazione od assenso per negoziazione assistita per separazione o divorzio o decreto su accordo di genitori separati non coniugati la detrazione (nella percentuale prevista dal testo unico delle imposte sui redditi, art.12) sono a carico del genitore che risulta nel provvedimento affidatario, salvo diverso accordo. Quindi, poiché nella maggior parte dei casi l’affidamento è congiunto, la detrazione spetta al 50% a ciascuno dei due genitori.

2) se non esiste un provvedimento giudiziale, come nelle separazioni di fatto o negli accordi di affido tra non coniugati non omologati dai Tribunali vale la regola applicabile ai genitori coniugati e non separati e cioè la detrazione spetta a ciascuno nella misura del 50% salvo diverso accordo.

Di che cosa stiamo parlando? In che cosa consistono le detrazioni?
Sono somme da scalare direttamente dalle imposte lorde.
Ci sono vari tipi di detrazioni relative ai figli a carico.
1) ci sono quelle che spettano per il sol fatto che esista il figlio ed il loro importo dipende da alcuni fattori: dal reddito del genitore dichiarante, dal numero dei figli, dall’età degli stessi (inferiori o meno ai tre anni) e se i figli sono portatori di handicap.
Esse risultano dall’art.12 del testo unico delle imposte sui redditi.

2) ci sono poi quelle relative alle spese sanitarie, per istruzione e formazione (anche le spese di locazione di immobili per figli studenti frequentanti un corso universitario situato ad almeno 100 km di distanza rispetto a quello di residenza e comunque in una Provincia diversa), sportive (solo per i figli di età compresa tra i 5 ed i 18 anni), quelle assicurative, tutte normalmente limitate al 19% del costo affrontato, ma spesso con dei tetti massimi prestabiliti dalla legge.

Ci sono, infine, anche delle deduzioni, cioè delle somme spese per i figli che possono essere detratte dal reddito del genitore prima del calcolo dell’imposta e sono, per esempio, quelle versate a titolo di contributi per il riscatto degli anni di laurea del figlio.
Avv.Adriana Massarani